Come collegare il telefono alla TV

Come collegare il telefono alla TV

Vorresti proiettare sul televisore del salotto alcune foto che hai scattato con il tuo smartphone ma non sai come collegare il telefono alla TV? Ti piacerebbe guardare sul televisore di casa un video in streaming da YouTube o Netflix ma non ti va di disseminare altri cavi per terra? Nessun problema, ci sono diversi modi per ovviare a questo tipo di problemi.

Ormai trasmettere foto, video o perfino proiettare lo schermo del cellulare sul televisore è un gioco da ragazzi, basta utilizzare una delle tante tecnologie wireless supportate dai dispositivi che abbiamo a casa o acquistare degli adattatori che permettono di trasformare TV in Smart TV in pochissimi secondi.

Se vuoi capire meglio ciò a cui mi riferisco, continua a leggere. Analizzeremo insieme alcuni dei migliori sistemi wireless (quindi senza fili) per la trasmissione di contenuti audio/video ai televisori e – per gli utenti più “tradizionalisti” – daremo uno sguardo ai cavi che permettono di collegare, fisicamente, i principali modelli di smartphone in commercio con i televisori. Scommetto che rimarrai stupito dalla semplicità con cui riuscirai a inviare foto, video, app e giochi al tuo caro vecchio (o nuovo!) TV. Buon divertimento!

Collegare il telefono alla TV in modalità wireless

Cominciamo con una rassegna delle principali tecnologie che permettono di collegare il telefono alla TV in modalità wireless. Ce ne sono diverse fra cui scegliere, ognuna delle quali con i propri pregi e i propri difetti: cerca di individuare quella più adatta alle tue esigenze e, soprattutto, al tipo di smartphone e TV in tuo possesso.

Google Cast – per avere il massimo spendendo poco

Come collegare il telefono alla TV

Google Cast è una tecnologia sviluppata da Google attraverso la quale è possibile trasmettere contenuti audio/video al proprio televisore ed effettuare il mirroring di Android o di un computer (tramite il browser Chrome).

I suoi principali pregi sono l’accessibilità e la compatibilità multipiattaforma. Google Cast, infatti, funziona tramite Chromecast, una sorta di chiavetta chiamata tecnicamente “dongle” che si collega alla porta HDMI del televisore e può essere alimentata sia dallo stesso TV (tramite una porta USB) sia da una comune presa elettrica. Viene venduto al prezzo di 39 euro sullo store ufficiale di Google e in vari negozi di elettronica. Attualmente in commercio si trova quasi esclusivamente il modello di seconda generazione che supporta video con una risoluzione massima di 1080p e le reti Wi-Fi a 5GHz (caratteristica, questa, che mancava al modello precedente).

Dicevamo dell’altissimo grado di compatibilità di questa tecnologia. Google Cast si può utilizzare su tutti i dispositivi Android equipaggiati con Android 4.1 o successivi (sui quali permette di effettuare anche il mirroring dello schermo); su iPhone/iPad tramite apposite applicazioni (in questo caso però non c’è il supporto per il mirroring dello schermo) e in alcuni casi anche su Windows Phone, anche se attualmente sono poche le applicazioni compatibili con Chromecast disponibili nello store di Microsoft. Inoltre è possibile installare l’estensione Google Cast in Chrome e trasmettere al televisore lo schermo del proprio computer, indipendentemente dal fatto che si tratti di un PC Windows, un Mac o un computer Linux.

Ma cosa permette di fare, esattamente, Chromecast? Come dicevamo prima, grazie alle tantissime applicazioni compatibili con questo device e al suo supporto multi-piattaforma, Chromecast permette di visualizzare contenuti video e audio in streaming da servizi come YouTube, Netflix, Infinity, Spotify, Google Music ecc., contenuti dalla rete locale (tramite apposite app da scaricare sullo smartphone o in Chrome) e permette di effettuare il mirroring, cioè di trasmettere in tempo reale lo schermo di Android o del computer. Da sottolineare che il mirroring è molto fluido e quasi privo di “lag”, cioè di ritardi rispetto alla sorgente video (caratteristica che permette di utilizzare app e perfino giochi sul televisore senza troppi problemi).

Come funziona Google Cast? Per utilizzare Google Cast basta collegare il dongle Chromecast a una porta HDMI del televisore (che può anche essere non-Smart), all’alimentazione e configurare il dispositivo usando l’apposita app disponibile per Android e iOS. La comunicazione fra i vari dispositivi e il Chromecast avviene tramite Wi-Fi, quindi bisogna configurare una rete wireless sul dongle e collegare tutti i device da utilizzare per la trasmissione dei contenuti a quest’ultima. I passaggi successivi, data la loro semplicità, è quasi inutile spiegarli.

  • Per trasmettere un contenuto audio/video dallo smartphone al Chromecast basta avviarne la riproduzione sul telefono e pigiare sull’icona della trasmissione (lo schermo con le onde del Wi-Fi accanto).
  • Per effettuare il mirroring dello schermo di Android basta andare nel menu Impostazioni > Display > Trasmetti schermo del sistema operativo e selezionare il nome del Chromecast nell’elenco dei dispositivi disponibili.

Se vuoi saperne di più e vuoi scoprire come funziona Chromecast più in dettaglio, da’ un’occhiata alla guida che ho scritto sull’argomento.

Miracast – potenzialmente la migliore alternativa a Google Cast

Come collegare il telefono alla TV

Miracast è un’altra tecnologia wireless molto diffusa, che permette sia di trasmettere contenuti in streaming al televisore sia di effettuare il mirroring di smartphone, tablet e PC. Sfrutta il sistema Wi-Fi Direct, questo significa che permette di mettere in comunicazione i dispositivi tra loro senza avere una connessione Wi-Fi d’appoggio (quindi senza passare per il router). Garantisce una risoluzione massima di 1080p e pochi lag (anche se forse leggermente superiori rispetto a quelli di Chromecast). È perfetta per guardare film o mostrare il funzionamento delle app in pubblico, mentre potrebbe rivelarsi non adatta nella riproduzione di videogame molto frenetici (in cui ogni frazione di secondo può essere fondamentale per vincere o perdere una partita).

Purtroppo, la compatibilità di questa tecnologia è ancora a “macchia di leopardo”. In linea di massima dovrebbe funzionare su tutti i dispositivi equipaggiati con Android 4.4 o superiori, sui Windows Phone e i PC Windows più recenti e sugli Smart TV di varie marche, ma in realtà non tutti i produttori hanno deciso di adottarla e quindi bisogna verificare la sua disponibilità su ciascun dispositivo. Di sicuro non è compatibile con i dispositivi Apple che utilizzano un’altra tecnologia, AirPlay, di cui parleremo fra poco.

Come funziona Miracast? Se hai un televisore e uno smartphone dotati del supporto a Miracast, per collegare il telefono alla TV non devi far altro che attivare il mirroring sul cellulare, selezionare il televisore dalla lista dei dispositivi disponibili e attendere che la “magia” avvenga. Televisore e smartphone devono stare a una distanza massima di circa 7 metri, altrimenti il segnale non arriva.

Se il tuo smartphone supporta la tecnologia Miracast ma il tuo televisore no, puoi superare il problema acquistando un adattatore da collegare alla porta HDMI del TV. In commercio se ne trovano diversi, con prezzi che vanno da meno di 30 euro a oltre 50. Le prestazioni in streaming possono variare, quindi prima di comprarne uno verifica attentamente che sia di buona qualità. Ti lascio i link per acquistarne uno low-cost e uno di fascia alta (prodotto da Microsoft).

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Come usare Miracast– per trasmettere un video in streaming con Miracast, non devi far altro che avviarne la riproduzione sullo smartphone e pigiare sull’icona della trasmissione che compare in basso a destra. Se invece vuoi effettuare il mirroring dello schermo del telefono, vai nel menu Impostazioni > Display > Trasmetti schermo di Android o nel menu Impostazioni > Proietta lo schermo di Windows Phone. Più facile di così?

AirPlay – la scelta perfetta per gli utenti Apple

Come collegare il telefono alla TV

AirPlay è una tecnologia sviluppata da Apple che permette di trasmettere flussi audio/video in streaming con una risoluzione massima di 1080p e di effettuare il mirroring di iPhone, iPad e Mac. Le sue prestazioni sono di altissimo livello, i lag sono davvero minimi, tuttavia ha due grossi “difetti”: la sua compatibilità è ristretta ai dispositivi marchiati Apple (almeno ufficialmente) e per utilizzarlo sul televisore occorre acquistare la Apple TV, un dispositivo che nella sua variante più economica costa ben 80 euro.

Come funziona AirPlay? come appena detto, per inviare dei contenuti dal telefono (in questo caso l’iPhone) al televisore occorre acquistare obbligatoriamente la Apple TV. Apple TV è un piccolo media center che si collega al televisore e consente di riprodurre contenuti in streaming da Internet (es. YouTube, Netflix, iTunes Store ecc.) e dai dispositivi connessi alla rete locale.

Attualmente in commercio ci sono due modelli di Apple TV: quello di 3a generazione che costa 80 euro e permette di utilizzare solo un numero ristretto di applicazioni (YouTube, Netflix e poco altro), e quello di 4a generazione che invece include un vero e proprio App Store ricco di applicazioni e giochi, viene fornito con un telecomando dotato di superficie touch e può essere acquistato nelle varianti da 32GB (179 euro) e 64GB (229 euro). Il supporto e le prestazioni di AirPlay sono le medesime su tutti e due i modelli del dispositivo, quindi scegli semplicemente quello che ti sembra più adatto alle tue necessità. Trovi maggiori info sul sito Internet di Apple.

Da sottolineare che nei negozi di elettronica (e negli store online) si trovano anche dei ricevitori AirPlay economici simili agli adattatori Miracast visti in precedenza. Io ti consiglio di evitarli in quanto le loro prestazioni sono quasi sempre scadenti, o comunque inferiori a quelle di Apple TV.

Come usare AirPlay?AirPlay funziona tramite le reti Wi-Fi tradizionali, quindi tutti i dispositivi coinvolti nella trasmissione dei contenuti (in questo caso l’iPhone e la Apple TV) devono essere collegati alla stessa rete wireless. Per inviare un contenuto audio/video ad Apple TV da iOS basta avviarne la riproduzione sul dispositivo, pigiare sull’icona di AirPlay (lo schermo con il triangolo al centro) e selezionare il nome della Apple TV dal menu che si apre.

Per effettuare il mirroring dello schermo, invece, bisogna effettuare uno swipe dal basso verso l’alto per richiamare il control center di iOS, pigiare sull’icona di AirPlay, selezionare la voce Apple TV dal menu che compare e attivare la funzione di duplicazione dello schermo.

DLNA – una vecchia tecnologia da tenere sempre in considerazione

Come collegare il telefono alla TV

Se vuoi collegare smartphone e televisore solo per inviare dei video a quest’ultimo, potresti optare anche per la vecchia tecnologia DLNA.

La tecnologia DLNA (acronimo di Digital Living Network Alliance) permette di trasmettere contenuti audio/video fra i dispositivi connessi a una stessa rete wireless. È supportata da tutti i principali modelli di computer, tablet, smartphone e Smart TV attualmente in commercio (oltre che da NAS, hard disk di rete, console per videogiochi e altri device) ma non consente di svolgere attività di mirroring dello schermo.

Va inoltre sottolineato che non supporta tutti i formati di file video. In alcuni casi si può ovviare al problema attivando una conversione in tempo reale dei video trasmessi, ma questa operazione può portare a dei mini-blocchi durante la visione (specie sui video in formato Full HD).

Come usare la tecnologia DLNA? per trasmettere un video tramite DLNA non devi far altro che utilizzare uno smartphone e un televisore compatibili con questa tecnologia. Ci sono varie app che permettono di sfruttare brillantemente la tecnologia DLNA, come iMediaShare per Android e iPhone.

Collegare il telefono alla TV via cavo

Come collegare il telefono alla TV

Preferisci collegare il telefono alla TV in maniera fisica, utilizzando un classico cavo? Nessun problema però, mi raccomando, scegli bene il cavo da acquistare e accertati che sia compatibile con il tuo smartphone.

Per gli iPhone più recenti (da iPhone 5 in su) bisogna acquistare un adattatore da Lightning ad AV digitale Apple che permette di collegare il telefono alla porta HDMI del televisore e garantisce contenuti in qualità Full HD (1080p). Per gli iPhone più datati (iPhone 4S e precedenti) bisogna invece utilizzare un adattatore AV digitale Apple a 30 pin che si collega anch’esso alla porta HDMI del televisore e garantisce una risoluzione Full HD per le app e HD (720p) per i video. Li puoi acquistare utilizzando i link che trovi di seguito.

Creare una Web Radio

 rock per iniziare lo spettacolo, un jingle divertente per smorzare i tempi morti ed è fatta, anche lo show di oggi è pronto per essere mandato in onda. Adesso che ho una stazione radiofonica tutta mia posso dirlo, sono davvero portato per questo mondo!

Come dici? Quanto tempo ho impiegato per avere una stazione radio tutta mia? Beh, direi non più di cinque minuti. Quanto ho speso? Nemmeno un centesimo. Non ci credi? E allora dai un’occhiata a Spreaker.

Spreaker è un servizio online gratuito che permette a tutti di creare una radio online gratis, registrare programmi, effettuare trasmissioni in diretta e gestire liberamente il palinsesto dell’emittente. Gode di un vasto archivio di canzoni e jingle da inserire liberamente negli show e non necessita di conoscenze tecniche per essere usato. Che aspetti a provarlo?

Il primo passo che devi compiere è collegarti al sito Internet Spreaker e cliccare sulla voce verde Registrati!, che si trova in alto a destra. Nella pagina che si apre, compila il modulo con i tuoi dati e clicca sul pulsante Registrati per creare un account gratuito sul sito. Accedi quindi alla tua casella di posta elettronica e clicca sul collegamento contenuto nella e-mail ricevuta da Spreaker per confermare la creazione del tuo account ed accedere al servizio.

 

Per creare il tuo show radiofonico, non devi far altro che cliccare sul pulsanteCrea (in alto a sinistra), compilare il modulo che ti viene proposto, digitando il nome dello spettacolo, una sua descrizione e selezionando la sua categoria di appartenenza (es. Informazione, Tecnologia, ecc.) dall’apposito menu a tendina, e fare click sul pulsante Crea uno Show! per confermare il tutto.

 

A questo punto, devi scegliere il tipo di fruizione del tuo programma radiofonico. Clicca quindi sul pulsante Diretta e compila il modulo che compare per realizzare uno show in diretta (che gli utenti possono ascoltare mentre lo registri) oppure clicca prima sul pulsantePodcast e poi su Apri la deejay consoleper registrare uno show da rendere successivamente disponibile al pubblico. Cliccando sul pulsante Carica puoi invece caricare un file audio già presente sul tuo PC.

Per registrare un programma radiofonico, hai bisogno solo di un microfono collegato al PC e di tanta fantasia. Per autorizzare la deejay console ad interagire con il tuo microfono, clicca sul cerchio verde collocato accanto alla voce Settings, metti il segno di spunta accanto alla voceConsenti e clicca su Chiudi.

 

A questo punto, sei pronto per registrare il tuo show, cliccando sul pulsanteRecorder. Per aggiungere brani musicali, jingle e loops allo spettacolo, clicca sul pulsante Add (in alto a destra) e, nella finestra che si apre, utilizza la schedaExplore per sfogliare tutti i contenuti disponibili. Clicca quindi prima sul nome dell’artista, poi su quello dell’album contenente il brano che vuoi inserire nel tuo show e fai click su Add per aggiungere la canzone (o il jingle) alla tua registrazione.

Quando hai selezionato tutti i brani che vuoi inserire nello spettacolo, clicca sul pulsante Close (in alto a destra) e trascina dalla Playist (sulla destra) nei due riquadri neri che si trovano al centro della deejay console le canzoni/jingle che intendi utilizzare per primi. Per far partire o fermare i brani e regolare il loro volume, non devi far altro che sfruttare i pulsanti e la barra di regolazione presenti sotto i due riquadri in cui hai trascinato questi ultimi.

 

Quando hai completato la registrazione del tuo spettacolo radiofonico (che, ricorda, verrà interrotto ogni 15 minuti da uno spot pubblicitario segnalato dal riquadro Spot collocato in basso a sinistra), non devi far altro che cliccare sul pulsante Stop presente nel riquadroRecorder, digitare il titolo della puntata registrata nel campo Episode Title e cliccare sul pulsante Publish per pubblicare il tuo podcast. Ciò ovviamente non va fatto quando registri uno show in diretta.

Puoi pubblicizzare il tuo programma radiofonico e condividerlo con i tuoi amici su Facebook, cliccando sulla voce Share podcast on Facebook o caricare sul sito un logo che lo rappresenti, cliccando sul pulsante Crea, selezionando la voce relativa al tuo spettacolo radiofonico e cliccando prima su Foto e poi su Carica un’immagine per caricare un logo dal tuo PC.

Come ripristinare Safari

Come ripristinare Safari

Safari ha cominciato a fare le “bizze”? La navigazione viene spesso interrotta da strani “freeze” o addirittura da dei crash improvvisi dell’applicazione? In casi come questi, la cosa più saggia da fare è resettare il browser e riportarlo alle sue impostazioni di fabbrica. Questo significa cancellare tutta la cronologia, i cookie, i dati dei siti Web e liberarsi di tutte le estensioni che potrebbero aver compromesso la stabilità del software.

Fino a qualche tempo fa era possibile ripristinare Safari semplicemente accedendo al menu principale del browser e cliccando su un’apposita voce. Con il rilascio di Mac OS X 10.10 (Yosemite), però, tale funzione è stata rimossa e ora siamo costretti ad agire “manualmente” su tutte le impostazioni del programma. È una discreta noia, te lo confesso, ma in fin dei conti non è difficile come sembra.

Il ripristino di Safari si può attuare – allo stesso modo – anche su iPhone e iPad, dove, entrando nei menu di iOS, si possono trovare delle comode opzioni che permettono di cancellare tutti i dati di navigazione, la cronologia e resettare le impostazioni di rete dell’intero sistema operativo. Se vuoi saperne di più, continua a leggere, trovi spiegato tutto qui sotto.

Ripristinare Safari su iOS

Come ripristinare Safari

Se vuoi cancellare tutti i dati di navigazione da Safari sul tuo iPhone o il tuo iPad, accedi alle impostazioni di iOS (l’icona dell’ingranaggio che si trova in home screen) e seleziona la voce relativa a Safari dal menu che si apre.

A questo punto, pigia sul pulsante Cancella dati siti Web e cronologia che si trova in fondo allo schermo e conferma la cancellazione di tutti i dati di navigazione (cronologia e cookie) premendo nuovamente su Cancella dati e cronologia.

Se vuoi rimuovere solo i cookie e i dati dei siti Web senza cancellare la cronologia, vai nel menu Impostazioni > Safari > Avanzate > Dati dei siti Web del tuo iPhone/iPad e pigia prima sul pulsante Rimuovi tutti i dati dei siti Web e poi su Rimuovi adesso. In alternativa, fai “tap” sulla voce Modifica collocata in alto a destra e rimuovi i dati di singoli siti Internet selezionando il loro indirizzo dal menu sottostante.

Attenzione: le modifiche verranno applicate a tutti i dispositivi connessi al tuo account iCloud. Questo significa che perderai cronologia e cookie anche su iPad, Mac e tutti gli altri device collegati al tuo ID Apple.

Nel caso in cui, dopo aver seguito la procedura di cui sopra, Safari non risultasse “resettato”, prova a forzare la chiusura del browser pigiando per due volte consecutive sul tasto Home del tuo iPhone/iPad e trascinando verso l’alto la finestra dell’applicazione.

Se riscontri dei problemi di connessione relativi alla rete dati 3G/LTE oppure alle reti wireless, non resettare le impostazioni di Safari. Prova piuttosto a resettare le impostazioni di rete recandoti nel menu Impostazioni > Generali > Ripristina di iOS e selezionando l’opzione Ripristina impostazioni di rete. Tale procedura porterà alla reimpostazione di tutte le connessioni, quindi auspicabilmente alla risoluzione dei problemi relative a queste ultime, ma farà anche “dimenticare” al tuo iPhone/iPad le password delle reti Wi-Fi.

Ripristinare Safari su Mac

Come ripristinare Safari

Come accennato in apertura del post, purtroppo Apple ha rimosso la possibilità di resettare Safari con un semplice click nel menu del browser, questo significa che devi “armarti” di santa pazienza e procedere alla reimpostazione “manuale” di tutti i parametri. Prima però ritagliati qualche minuto di tempo libero e compi queste due operazioni.

  • Effettua un backup del Mac con Time Machine. In questo modo, nel malaugurato caso in cui qualcosa andasse storto, potrai ripristinare lo stato del sistema (e quindi di Safari) in maniera semplicissima. Se ti serve una mano con i backup, consulta il mio tutorial su come effettuare un backup con Time Machine.
  • Esegui una scansione antimalware. Se i tuoi problemi con Safari derivano dal fatto che il browser mostra dei banner pubblicitari indesiderati, va lento o reimposta in maniera automatica la sua pagina iniziale, potresti essere stato infettato da un malware (sì, esistono anche per Mac). Per rimuoverlo, prova a fare una scansione del sistema con il software gratuito Malwarebytes Anti-Malware for Mac.

Dopo aver effettuato un backup con Time Machine e aver controllato il tuo Mac con Malwarebytes, se i problemi di Safari persistono, prova a resettare il browser seguendo le indicazioni che trovi qui sotto.

  • Cancella la cronologia – il primo passo che ti consiglio di compiere è cancellare la cronologia di navigazione. Recati quindi nel menu Cronologia di Safari, scorrilo fino in fondo e seleziona la voce Cancella cronologia da quest’ultimo. Nella finestra che si apre, seleziona quindi la voce tutta la cronologia dal menu a tendina Cancella e clicca sul pulsante Cancella cronologia per applicare i cambiamenti.
  • Cancella i dati dei siti Web – per cancellare i cookie e altri dati dei siti Web, recati nel menu Safari > Preferenze (in alto a sinistra) e seleziona la scheda Privacy dalla finestra che si apre. Dopodiché clicca sul pulsante Rimuovi tutti i dati dei siti Web e conferma l’operazione pigiando sul pulsante Rimuovi adesso.
  • Svuota la cache – altra operazione consigliata è la rimozione della cache, ossia di tutti quei file temporanei che vengono salvati sul computer per caricare più velocemente le pagine Web. Per cancellare la cache basta aprire il menu Sviluppo di Safari e selezionare la voce Vuota la cache da quest’ultimo. Se non vedi il menu Sviluppo (in alto a destra) recati in Safari > Preferenze, seleziona la scheda Avanzate e metti il segno di spunta accanto alla voce Mostra menu Sviluppo nella barra dei menu.
  • Disattiva le estensioni – le estensioni sono utilissime, ma alcune, se mal progettate, possono influire in maniera negativa sulla stabilità del browser (portandolo al crash o a “freeze” improvvisi). Recati dunque nel menu Safari > Preferenze, seleziona la scheda Estensioni dalla finestra che si apre e disattiva, una ad una, tutte le estensioni (basta selezionare le loro icone e togliere la spunta dall’opzione Abilita [nome estensione] installate in Safari. Quando trovi l’addon colpevole dei problemi di Safari, rimuovilo dal browser selezionando il suo nome e cliccando sul pulsante Disinstalla.
  • Disattiva i plugin – un discorso simile alle estensioni possiamo farlo anche per i plugin. Recati dunque nel menu Safari > Preferenze, seleziona la scheda Sicurezza dalla finestra che si apre e clicca sul pulsante Impostazioni plugin. Individua dunque i plugin che ritieni possano essere causa di blocchi e crash di Safari e disattivali rimuovendo il segno di spunta dai loro nomi.

A questo punto potresti già aver risolto i problemi di navigazione in Safari. Qualora così non fosse, mi spiace, ma devi andare ancora più a fondo e cancellare “manualmente” tutti i file di configurazione del browser (chiudendo prima Safari)1.

  • Per cancellare le impostazioni di Safari – recati sulla scrivania del tuo Mac, clicca sulla voce Vai situata nella barra in alto, tieni premuto il tasto alt della tastiera e seleziona l’icona Libreria che compare nel menu del desktop. Dopodiché seleziona la cartella Safari e spostala nel cestino.
  • Per cancellare la cache di Safari – torna in Vai > Libreria, entra nel percorso Caches ed elimina la cartella com.apple.Safari.
  • Per cancellare le preferenze di Safari – torna in Vai > Libreria, entra nella cartella Preferences ed elimina tutti i file il cui nome inizia con com.apple.Safari.
  • Per cancellare lo stato di Safari (quello usato da OS X per ripristinare il browser dopo la chiusura) – torna nella cartella Libreria tramite il menu Vai del desktop, entra nel percorso Saved Application State e cancella la cartella com.apple.Safari.savedState.
  • Per cancellare le impostazioni relative ai cookie – torna in Vai > Libreria, entra nel percorso Cookies ed elimina i file com.apple.Safari.SafeBrowsing.binarycookies e Cookies.binarycookies.
  • Per cancellare i plugin superflui – fai click destro sull’icona del Finder presente nella barra Dock, seleziona la voce Vai alla cartella… e digita il percorso /Library/Internet Plug-Ins/ nella finestra che si apre. A questo punto, individua i plugin che non ti servono e spostali nel cestino. I plugin inclusi di default in OS X e quelli “legittimi” sono i seguenti.

    • Default Browser.plugin (default)
    • Quartz Composer.webplugin (default)
    • QuickTime Plugin.plugin (default)
    • nsIQTScriptablePlugin.xpt (default)
    • Flash Player.plugin e flashplayer.xpt (Flash Player)
    • Google Earth Web Plug-in.plugin (Google Earth)
    • googletalkbrowserplugin.plugin (Google Talk)
    • o1dbrowserplugin.plugin (Google Talk)
    • JavaAppletPlugin.plugin (Java)
    • Silverlight.plugin (Microsoft Silverlight)
    • Unity Web Player.plugin (Unity 3D)

Ora prova a riavviare Safari e dovresti ritrovare il tuo browser “vuoto” ma più scattante e stabile che mai.

Attenzione: le modifiche applicate al Mac verranno sincronizzate su tutti i dispositivi collegati al tuo account iCloud. Questo significa che cancellando la cronologia e i dati dei siti Web su OS X, anche iPhone, iPad ecc. “dimenticheranno” tutto.


  1. Anche se hai già effettuato il backup dell’intero sistema con Time Machine, per sicurezza, prima di cancellare i file di configurazione di Safari potresti salvarli in una cartella del tuo computer (es. quella dei Download o il Desktop) o su un drive esterno. In questo modo, in caso di problemi, potrai riposizionare i file nelle loro cartelle di origine (sovrascivendo quelli nuovi che nel frattempo saranno stati generati dal browser).↩︎

IPtv

Mai sentito parlare di IPTV?
ti lascio una bella lista di canali e guide:

IPTV – Lista Canali Italiani [Link autoaggiornanti anche per l’estero] su www.androidaba.com

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SE I LINK NON DOVESSERO FUNZIONARE SCRIVICI IN CHAT O CERCA L’ARTICOLO NEL MOTORE DI RICERCA DI ANDROIDABA.COM

ITA IPTV

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Vedere i canali Sky gratis da Pc o Smartphone

***

Cos’è l’IPTV?

E’ un servizio di ricezione del segnale televisivo attraverso la rete internet,non servono ne parabole ne antenne,solo una connessione internet.

Cosa ho bisogno per vedere IPTV?
-Una ADSL
-Un fornitore di servizi IPTV in questione.

Su che dispositivi posso vedere IPTV?
-Un normale PC con installato VLC media player .
-Un Decoder Enigma2 con installata un’ immagine ALMENO O.E. 2.0
(Italysat, OpenAtv, OpenPli con versione O.E 2.0, NonSoloSat V7 ,DreamElite 4.0, NewEnigma2 v4.0)
la Nemesis è O.E 1.6 se volete provarla lo stesso, non dovete averla in modalità EXPERIMENTAL.
TASTO BLU->GIALLO->CONFIGURE CONSOLE/RC/ENIGMA->SELEZIONE VERSIONE ENIGMA

-Un qualsiasi smartphone con a bordo Android oppure IOS.
-Uno smart tv connessione wifi (meglio via ethernet)

Posso vedere su più dispositivi contemporaneamente attraverso lo stesso abbonamento IPTV?
No, sono come le Cline , un abbonamento per un dispositivo.

Si ma io vedo lo stesso con due dispositivi contemporaneamente e non si blocca.
Tempo 3 ore e sei bannato per duplicazione dell’indirizzo IP che si connette al loro server, oppure doppio IP allo stesso server.

Posso vedere IPTV con due dispositivi diversi (pc/dec dec/dec ecc) non in contemporanea?
Si.

Quanta banda devo avere per fruire di tali servizi ?
-Attraverso una ADSL comune il minimo sono 7Mb (considerando che un canale in HD occupa in media dai 450kb/s ai 650 Kb/s)

IPTV ogni tanto si blocca e va a scatti!
La tua adsl non riesce ad essere sufficiente alla quantità di dati in richiesti per la visione del flusso video.
Se si blocca o va a scatti avrai troppi dispositivi collegati che contemporaneamente utilizzano e saturano la banda della tua ADSL.
Se hai una 7Mb sarai quasi certamente costretto a spegnere o comunque non utilizzare altri dispositivi oltre che quello collegato alla TV per vedere IPTV.
Se hai una 20Mb o superiore non dovresti riscontrare nessun tipo di problema.

LE MIGLIORI APP PER VEDERE I CANALI

Per PC:

KODI, VLC e Simple IPTV

Per Android: 

XMTV e IPTV Player

Per sapere come installare Kodi su Pc, Android o Linux e altri sistemi operativi, leggete queste guida:

Come vedere i canali Tv con KODI

Come installare Kodi su Linux

Come vedere la TV con IPTV – Canali SKY Sport UK inclusi

 Bene, ora che avete installato il vostro lettore video m3u preferito eccovi la lista canali scelta da noi:

 CANALI ITALIANI

ATTENZIONE: Prima di scaricare i file ricorda che le url dei canali cambiano in continuazione e che non dipende da noi se da un giorno all’altro i canali non dovessero più essere visibili

Liste Canali Digitali: tutti i download sono su www.androidaba.com

  1. Url autoaggiornante di Infogw: http://bit.ly/m3ubyinfogw
  2. Pastebin autoaggiornante di NickAlfa anche con canali HOT: http://pastebin.com/raw.php?i=LZGKLJMY
  3. Pastebin autoaggiornante di NickAlfa anche per l’estero: http://pastebin.com/raw.php?i=vqS1ppqh

Liste per Android o per PC (vedi guida) – CANALI EXTRA

  • CINEMAPREMIUMINTRATTENIMENTO

Liste per PC, Android e Smart TV

  • 19.11.15: Mediaset HD
  • 16.11.15: TV digitale, Bein, Sky Sport UK, Canali XXX e tanto altro

LISTE PER KODI

Lista del 22.11.15: va un pò a scatti ma per adesso è il meglio che siamo riusciti a trovare; provatela su Smart TV

Liste Test per PC, Android e Smart TV (durata incerta)

23.11.15: Canali satellitari (Sport e Cinema) + Bein Sport ecc.

I download sono su www.androidaba.com

Per info contattateci nella chat del sito

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Come ingrandire lo schermo

Come ingrandire lo schermo

Le icone e le scritte presenti sul desktop del tuo computer sono troppo piccole o molto più semplicemente hai qualche problema nel riuscire a visualizzarle correttamente? Se la risposta è affermativa e se non è tua intenzione sforzare oltremodo la vista ingrandire lo schermo rappresenta senza ombra di dubbio la miglior soluzione alle tue esigenze. Come dici? Non hai la più pallida idea di come fare? Beh, in tal caso non hai motivo di preoccuparti. Posso infatti spiegarti io, passaggio dopo passaggio, tutto ciò che è possibile fare per ingrandire lo schermo del tuo computer.

Nelle seguenti righe andremo infatti a scoprire tutto ciò che è possibile fare per poter ingrandire lo schermo di PC e Mac utilizzando apposite ed utili funzioni presenti “di serie” su tutti i computer oltre che software di terze parti. Sicuramente rimarrai sorpreso della grande utilità di queste risorse ed anche della loro estrema semplicità di utilizzo.

Se sei quindi interessato a scoprire che cosa è possibile fare per poter ingrandire lo schermo del tuo computer ti suggerisco di metterti ben comodo, di prenderti qualche minuto di tempo libero e di concentrarti attentamente sulla lettura di questa guida. Sono certo che alla fine sarai pronto ad affermare che ingrandire lo schermo non era affatto complicato e che alla prima buona occasione sarai anche ben disponibile a spiegare a tutti i tuoi amici bisognosi di un piccolo aiuto come fare.

Ingrandire lo schermo su PC Windows

Se possiedi un computer con su installato Windows 7, Windows 8, Windows 8.1 o Windows 10 e desideri ingrandire lo schermo tutto quello che devi fare è ricorrere all’impiego dello strumento Lente di ingrandimento. Si tratta di un utility preinstallata in tutte le più recenti versioni del sistema operativo di Microsoft che, così come suggerisce il nome stesso, consente di ingrandire singole porzioni di desktop in maniera molto semplice.

Per ingrandire lo schermo su un computer con su installata una delle più recenti versioni di Windows pigia sul pulsante Start dopodiché digita nel campo di ricerca visualizzato la voce lente di ingrandimento e poi fai clic sul primo risultato presente in elenco.

Screenshot dLente di ingrandimento su Windows

Una volta visualizzata la barra degli strumenti di lente di ingrandimento clicca sul pulsante blu con il simbolo + presente sulla stessa per ingrandire lo schermo e utilizza il mouse per navigare nel desktop ingrandito. Per ridurre o aumentare ancora il livello di zoom clicca sulla lente d’ingrandimento che compare al lato, visualizzerai nuovamente la toolbar con i pulsanti per ingrandire o rimpicciolire lo schermo.

Screenshot dLente di ingrandimento su Windows

Pigiando invece sull’icona raffigurante una ruota di ingranaggio annessa alla barra degli strumenti della lente di ingrandimento puoi apportare alcune piccole modifiche e personalizzazioni al funzionamento dell’utility in base a quelle che sono le tue esigenze (ad esempio puoi impostare il grado di modifica della visualizzazione quando si utilizza lo zoom avanti o lo zoom indietro oppure puoi attivare l’inversione dei colori).

Screenshot dLente di ingrandimento su Windows

Se invece utilizzi una versione, per così dire, più data di Windows, come ad esempio Windows XP oppure Windows Vista, ed hai comunque la necessità di ingrandire lo schermo puoi utilizzare il programma Virtual Magnifying Glass. Si tratta di un software gratuito che svolge le stesse funzioni dello strumento Lente di ingrandimento e che quindi consente di ingrandire lo schermo del computer in modo semplice e veloce.

Per ingrandire lo schermo su una versione meno recente di Windows la prima cosa che devi fare consiste quindi nel fare clic qui in modo tale da poterti subito collegare al sito Internet di Virtual Magnifying Glass. Successivamente pigia sulla voce Vmg3.5_install.exe per avviare la procedura di download del programma.

A scaricamento completato apri, facendo doppio clic su di esso, il file appena ottenuto e nella finestra che a questo punto ti viene mostrata fai clic prima su OK e poi su Avanti. Successivamente accetta le condizioni di utilizzo del programma mettendo il segno di spunta accanto alla voce Accetto i termini del contratto di licenza, clicca poi su Avanti per quattro volte di seguito, poi su Installa e per concludere su Fine.

Screenshot di Virtual Magnifying Glass

Attendi ora che il programma si avvii automaticamente e che la finestra di quest’ultimo risulti visibile dopodiché fai clic sul pulsante Classic Mode per iniziare subito ad ingrandire lo schermo. L’ingrandimento segue il cursore del mouse. Clicca sull’icona di Virtual Magnifying Glass presente accanto all’orologio di Windows per usare la lente di ingrandimento virtuale oppure fai clic per disabilitarla. Con la rotella o lo scroll del mouse puoi invece aumentare o diminuire il livello di zoom.

Screenshot di Virtual Magnifying Glass

Ingrandire lo schermo su Mac

Se possiedi un Mac e desideri scoprire che cosa è possibile fare per ingrandire lo schermo sappi che non è necessario scaricare alcuna risorsa extra. Tutto ciò di cui hai bisogno è già incluso nel tuo Mac.

Prima di spiegarti in dettaglio come ingrandire lo schermo su Mac devi però provvedere ad attivare la funzione di ingrandimento dal pannello di controllo del sistema operativo. Per fare ciò recati in Preferenze di sistema facendo clic sull’apposita icona presente nella barra del Dock o annessa al Launchpad e, nella finestra che si apre, clicca sull’icona Accessibilità.

Screenshot della sezione Accessibilità su Mac

Adesso seleziona la voce Zoom dalla barra laterale di sinistra, metti i segni di spunta accanto alle opzioni Utilizza le abbreviazioni da tastiera per ingrandire, Usa i gesti di scorrimento con tasti modificatori per ingrandire e Smussa immagini e chiudi Preferenze di sistema per salvare i cambiamenti.

Screenshot della sezione Accessibilità su Mac

Effettuati questi passaggi puoi finalmente ingrandire lo schermo del tuo Mac. Per fare ciò puoi utilizzare sia il mouse o il trackpad sia la tastiera collegata al tuo Mac. Se desideri ingrandire lo schermo del Mac utilizzando il mouse o il trackpad devi tenere premuto il tasto ctrl e andare su con due dita sul mouse oppure sul trackpad per effettuare un ingrandimento. Se necessario puoi diminuire il livello di zoom semplicemente andando giù con le dita. Se invece desideri ingrandire lo schermo del Mac con la tastiera ti basta premere la combinazione di tasti cmd+alt+8 ed usare cmd+alt++ per aumentare o diminuire il livello di ingrandimento dello schermo. Lo zoom seguirà il puntatore del mouse non appena questo raggiungerà uno dei bordi del desktop. Qualora necessario puoi anche diminuire il livello di zoom premendo la combinazione di tasti cmd+alt+8 ed usando cmd+alt+-.

Puoi inoltre modificare in base a quelle che sono le tue personali esigenze la modalità d’uso della funzione mediante cui ingrandire lo schermo su Mac accedendo nuovamente alla sezione Accessibilità in Preferenze di sistema, selezionando Zoom dalla sezione sinistra della finestra visualizzata e pigiando poi sul pulsante Altre opzioni… che risulta collocato in basso a destra. Mediante la nuova finestra che a questo punto ti verrà mostrata potrai impostare svariati ulteriori settaggi riguardo la possibilità di ingrandire lo schermo su Mac (ad esempio puoi impostare l’intervallo per lo zoom veloce e la modalità mediante cui muovere l’immagine nello schermo quando viene ingrandita).